giovedì 19 settembre 2013

Approposito di acquerello

Dai primi di Settembre mi è stata data la possibilità di ritrovare una tecnica a dir poco morta (e sepolta) per quella che riguarda la  mia esperienza di illustratrice. Certo, l' acquerello l' ho studiato e usato anche molto ma è passato così tanto tempo... Insomma, dalla Redazione mi danno poco tempo e i miei Ferrario sono in Puglia. Dovrei ricomprare tutto: panetti, pennelli, album gr. 220. Una spesa grossa per chi ha già tutto, solo a 1000 km di distanza. Ma poi non c' è il tempo e per questo progetto si sta andando a tentoni (figurati le migliaia di correzioni dovute a questo brancolare nel buio e correzioni sull' acquerello vuol dire BUTTA TUTTO E RIFAI).
No money,  no time e quindi scelta obbligata: digitale.


Le matite le faccio sempre su fogli da sketch e son quelle fatte con le matite Ikea (beh, mi piace molto la loro grafite e non disdegno). Per il resto bisogna trovare la mano, scegliere la carta, i pennelli, modulare la pressione e la larghezza della setole, i tempi di asciugatura, quanto bagnare la carta e bla bla. Un casino insomma!


Un ping pong tra Painter, che adoro, e Photoshop che adoro a periodi.


Se avessi usato gli acquerelli normali mi sarei sbrigata subito, mentre col digitale ho passato come minimo 3 giorni sani a sclerare e a dar di matto perchè se devi ritrovare la mano nella realtà (erano almeno 6 anni che non usavo gli acquerelli, eh), col digitale non è che sia diverso anzi è peggio; devi capire a livello digitale come rendere quello che avresti reso sul cartoncino 220!!!


Morale? Non vuoi poi che mi ritorna l' amore per gli acquerelli?!
Chissà perchè li ho messi da parte per così tanti anni eppure, stranamente, la sveglia della mattina è questa

http://www.youtube.com/watch?v=onBB4tTzlx0

Me la sarò chiamata... la chiamata?!

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